Tuc: cos’è e come funziona la tassa comunale che sostituisce Trise

Qualche settimana fa vi avevamo parlato della Trise, la nuova tassa composta da Tasi (imposta sugli immobili) e Tari (imposta sui servizi). Niente da fare, questo nuovo tributo non ci sarà, ma al suo posto ci sarà la Trise. Il Governo ha cambiato nuovamente idea ed ha deciso di presentare la Tuc, acronimo di Tributo Unico Comunale, la quale andrebbe a sostituire Trise e IMU.

Che cos’è la Tuc? Si tratta di un’imposta unica comunale proposta dal Governo; con il nuovo emendamento si andrebbero a cancellare gli articoli n. 19, 20, 21, 22 e 23, creando così un nuovo tributo che allo stesso tempo elimina IMU e IRPEF sugli immobili. Riguardo al testo massimo della Tuc, sarà pari al 10,6 per mille della rendita catastale e coprirà anche quei servizi indivisibili.

Come funziona la Tuc? L’imposta si divide in due parti: una immobiliare, che sostituisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), le relative addizionali dovute per le rendite degli immobili di proprietà e l’IMU, mentre la seconda copre la tassa sui servizi indivisibili. Tutti gli anni il proprietario dovrà corrispondere la componente patrimoniale del tributo unico nella misura massima dell’8,1 per mille.

Una delle novità della Tuc sarà che proprietari di prime case, terreni agricoli e fabbricati rurali saranno esenti dal pagamento. Inoltre, la Tuc sarà suddivisa in 3 rate che scadranno il 16 aprile, 16 agosto e 16 dicembre. Ai pagamenti dell’8,1 per mille si andranno ad aggiungere quelli dell’1,5 per mille dovuto da chiunque utilizzi gli immobili a qualsiasi titolo, ma nel caso in cui il soggetto utilizzatore ed il proprietario siano la stessa persona, questi dovranno versare l’1 per mille.