Italicum: come funziona la nuova legge elettorale

Italicum è la nuova legge elettorale approvata nei giorni scorsi dalla Camera dei Deputati. In attesa che venga approvata anche in Senato, andiamo a scoprire tutti i dettagli che caratterizzano questa legge elettorale che andrà a sostituire il Porcellum. L’Italicum prende come riferimento il sistema elettorale spagnolo, ovvero un sistema proporzionale, dove però a differenza di quello iberico i seggi vengono calcolati su base nazionale e non su base provinciale.

Per quanto riguarda le soglie di sbarramento troviamo il 4,5% per i singoli partiti aderenti alle coalizioni, l’8% per i partiti non coalizzati e il 12% per le coalizioni; nel decreto di legge è prevista anche una quarta soglia di sbarramento, riservata alle minoranze linguistiche in quelle regioni che lo contemplano. In questo caso è il 20% nella circoscrizione in cui viene presentata la lista.

Fra le novità troviamo anche il ridimensionamento delle circoscrizioni, che in compenso aumentano. Si ha una circoscrizione ogni 500 mila abitanti, per un totale di 120. In ciascuna di esse vengono presentate liste bloccate con un minimo di 3 ed un massimo di 6 candidati. Non vi sono preferenze, ma il nome di ogni singolo candidato è presente sulla scheda elettorale, così da consentire il riconoscimento. Ciascun candidato, inoltre, può presentarsi al massimo in 8 collegi differenti.

L’Italicum prevede anche un premio di maggioranza a doppio turno, così da non ricreare la medesima situazione verificatasi nel corse delle ultime elezioni. Il premio di maggioranza del 15% si ottiene se un partito o una coalizione raggiunge il 37% dei voti. In totale si arriva ad un massimo di 52%, che corrisponde a 320 seggi su 617. Nel caso in cui un partito supera la soglia minima e arriva al 45% dei voti, ottiene un premio di maggioranza pari al 10%, arrivando così al 55%. Se non si riesce a superare il 37% dei voti, invece, si va al doppio turno, con lo scopo di assegnare il premio di maggioranza, ma in questo caso la sfida è fra i due partiti o le due coalizioni che hanno ottenuto il maggior numero di voti al primo turno.