Elena Ceste: è giallo, contradizzioni tra parole del marito e vicina

Continua il mistero di Elena Ceste, la donna di 37 anni scomparsa da Costigliole d’Asti lo scorso 24 gennaio. Mentre anche l’ultima segnalazione della donna è risultata inutile, in quanto la ragazza vista sull’autobus non era lei, ora le indagini stanno prendendo una brutta piega, perchè gli inquirenti che indagano per istigazione al suicidio, sono pronti a fare ricerche accurate nei campi vicino casa di Elena, dove la donna potrebbe essersi inoltrata la mattina del 24 gennaio.

Ma non c’è solo questa novità, infatti durante l’ultima puntata di Chi l’Ha Visto, il programma ha messo in luce che ci sono delle contraddizioni tra la testimonianza della vicina di casa, che vide Elena intorno alle 8.15 e quelle del marito, finora l’unico vero testimone della vicenda che ha raccontato la notte inquieta della moglie che sembrava esasperata per via di un presunto ricatto e tradimento su Facebook.

In realtà nessuno degli amici virtuali di Elena si era accorto di nulla e nessuno sa quale possa essere questo ricatto, ne tanto meno dove sia il filmato compromettente di cui parla l’uomo. Viene quindi da chiedersi se forse Elena era vittima di qualche sua paranoia o abbia ingigantito una frase che qualcuno scrisse sul suo profilo, ovvero “casalinga disperata”. Intanto, emergono le contraddizioni tra quanto detto dal marito e quanto riferito dalla vicina. Michele Buoninconti avrebbe riferito particolari inerenti la modalità del ritrovamento dei vestiti in giardino, che però negli orari non coincidono con quelli della vicina. Resta anche il mistero del perché l’uomo sia arrivato fino a Govone per accendere la caldaia a casa dei suoceri, quando era impossibile che la moglie fosse arrivata li a piedi e “nuda”.