YouTube ripristina l’account di Donald Trump

YouTube ripristina l’account di Donald Trump. Dopo che Twitter, sotto la nuova “bizzarra” guida di Elon Musk ha riammesso Donald Trump (con voto popolare al 51%), ora anche YouTube, di proprietà però di Google, ha riaperto le porte al discusso ex presidente USA.

La piattaforma video, tra le più note al mondo, ha annunciato nei giorni scorsi che il canale dell’ex presidente Donald Trump non sarà più sospeso. L’account era stato limitato nella settimana successiva alla rivolta del gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti. Seguendo l’esempio di piattaforme come Twitter e Facebook, YouTube aveva affermato all’epoca che gli account dei social media di Trump potevano essere utilizzati per incitare ulteriore violenza, quindi era opportuno bloccarli.

Ora, mentre l’ex presidente si prepara per la sua nuova corsa presidenziale, prevista per il 2024, YouTube ha cambiato decisamente rotta.

Donald J. Trump può ora se lo desidera caricare nuovi contenuti video, via Twitter lo staff di YouTube ha fatto sapere che “Abbiamo valutato attentamente il rischio continuo di violenza nel mondo reale, bilanciando al contempo la possibilità per gli elettori di ascoltare in modo equo i principali candidati nazionali nel periodo che precede le elezioni”.

L’account ripristinato ha 2,64 milioni di iscritti e oltre quattromila video caricati. La decisione di YouTube potrebbe avere ulteriori implicazioni se l’account di Donald Trump sarà in grado di pubblicare anche pubblicità sul social. Nel 2020, la sua campagna video ha speso qualcosa come $10 milioni di dollari. Dietro la decisione quindi, più che la libertà d’espressione, ci potrebbe essere un semplice calcolo economico.

Da quando ha perso la sua campagna di rielezione nel 2020, l’ex presidente ha creato la sua società di media, il Trump Media & Technology Group (TMTG) cercando di lanciare, senza troppo successo un nuovo social network “più libero”, ben lontano però dai numeri e dalla visibilità globale di colossali realtà come Twitter e YouTube.