Maturità 2015: dietrofront ministro Giannini, esami come prima

Negli ultimi tempi il Governo aveva presentato diverse novità per quanto riguarda il tema della scuola. Tanti i provvedimenti previsti dal piano di riforma “La Buona Scuola”, redatto dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ed il premier Matteo Renzi. Fra questi alcuni interessano l’esame di maturità, che rispetto al passato potrebbe cambiare. Il Miur ha annunciato delle modifiche all’esame di Stato di quinta superiore, ma sembra che al momento si stia pensando ad un dietrofront.

All’interno della Legge di Stabilità, infatti, sembra che non si voglia apportare i cambiamenti in materia di composizione della commissione d’esame per la scuola secondaria di II grado. Questa modifica, che avrebbe portato ad un risparmio di circa 150 milioni di euro, sembrerebbe destinata a non vedere la luce, per lo meno nella Legge di Stabilità, bisognerà vedere se il Governo ne vorrà riparlare all’inizio dell’anno venturo all’interno de “La Buona Scuola”.

I dubbi maggiori sarebbero per quanto riguarda l’abolizione dei commissari esterni, che sarebbe sembrato un aiuto spudorato alla scuola privata, la quale si sarebbe poi trovata nella condizione di gestire i propri esami di maturità con troppi margini di discrezionalità. Mantenere una commissione esterna, dunque, servirebbe a verificare che le operazioni siano regolari. Di difficile attuazione anche l’ipotesi di cancellazione dell’indennità per i commissari. Per questo motivo, il ministro Stefania Giannini ha deciso di non voler toccare gli esami di Stato, almeno per il momento, poi si vedrà.