Elena Ceste: spunta una nuova sensitiva, lettere anonime e una setta

E’ ancora mistero la scomparsa di Elena Ceste la donna di Costigliole d’Asti sparita il 24 gennaio scorso. Era una fredda mattina quando Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste tornò a casa dopo aver accompagnato i figli a scuola. Lasciò Elena da sola per meno di 30 minuti, ma questi 30 minuti bastarono per far scomparire la donna. Sono passati 3 mesi e della 37enne non ci sono tracce.

Le speranze di ritrovarla viva purtroppo si affievoliscono sempre di più e si cerca non solo il corpo nel fiume Tanaro, ma anche nelle cave nella zona circostante dove abita la famiglia Buoninconti. In particolare una sensitiva, avrebbe indicato una cava come luogo in cui potrebbe trovarsi il corpo di Elena Ceste, ma dalle prime ricerche non è stato trovato nulla.

Oltre all’ipotesi del suicidio di Elena o l’omicidio, c’è anche quello della fuga volontaria; in particolare si pensa che Elena possa essersi chiusa in una setta cristiana per espiare le sue colpe. La donna infatti da mesi si sentiva oppressa e in colpa per qualcosa che aveva fatto, forse un tradimento ai danni del marito che nel giro di pochi mesi l’avevano portata alla depressione. Giungono anche voci di alcune lettere anonime arrivate al marito di Elena da parte di una donna che dice di vedere se stessa in Elena, e la stessa donna fece parte di una setta in cui entrò per espiare le sue colpe e quindi chiudere col passato e iniziare una nuova vita. Forse davvero Elena lasciando quegli abiti a terra la mattina del 24 gennaio, ha voluto fare una sorta di rito purificatore prima di sparire?