Domani, 1 aprile 2014, sarà la giornata degli scherzi. Il tradizionale pesce d’aprile si rinnova ogni anno fra scherzi divertenti e grosse risate. Questa ricorrenza risale a tempi antichi, anche se non vi sono origini certe, ma solo diverse teorie. Una di queste vuole che il pesce d’aprile sia collegato all’equinozio di primavera; prima dell’introduzione del calendario Gregoriano, nel periodo dal 25 marzo all’1 aprile si celebrava il Capodanno, ma successivamente fu spostato all’1 gennaio da Papa Gregorio XIII.
Altra teoria rimanda alla Francia, quando proprio in occasione di questa giornata era usanza consegnare pacchi regalo vuoti alla gente. Qualunque sia l’origine, questa tradizione è rimasta in molti Paesi del mondo. In molti non vedono l’ora che arrivi l’1 aprile per fare scherzi ad amici e parenti. Quello tradizionale consiste nel ritagliare un pesce da un foglio di carta ed appiccicarlo sulla schieda di qualcuno; che dire poi dello scherzo delle lancette? Potete spostare indietro di un’ora le lancette di tutti gli orologi, così da mandare in confusione quelli di casa.
In alternativa potete mettere lo zucchero al posto del sale e viceversa; ci sono poi gli scherzi un po’ più esagerati come quello della colla sulla sedia di un vostro compagno di scuola o collega d’ufficio e così via. Nell’era tecnologica, poi, diventa tutto più bello se filmato e postato su YouTube, dove vi è una sorta di raccolta di video divertenti e scherzi telefonici riguardanti i pesci d’aprile.
In alternativa agli scherzi da fare ci sono anche sms e frasi divertenti da mandare, che potete trovare su siti internet come www.linkuaggio.com. A seguire ecco alcuni esempi: “Una scimmia sta seminando il panico in città: ruba banane a più non posso e fa gestacci con le dita. Non mi costringere a chiamare le forze dell’ordine. Arrenditi!”; “Come da lei richiesto abbiamo devoluto tutto il suo credito residuo in beneficenza. La ringraziamo”; “Tu hai sex appeal, hai stile, hai intelligenza; tu hai la bellezza, hai fascino, e io… Io ho sbagliato numero! Scusa”.
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