Dati Istat: a marzo la disoccupazione sale a + 13% 

I nostri politici si erano dati un bel da fare a instillarci la convinzione che la crisi monetaria, nostra fida compagna dall’ormai lontano 2008, fosse in procinto di diventare soltanto un ricordo. Qualcuno, forse i più ottimisti o semplicemente quelli meno attenti al mondo che li circonda, ci aveva persino garantito che il periodo nero della nostra economia non ci riguardava già più.

disoccupazione marzo istat

 

Invece, dati Istat alla mano, sappiamo che non è così. Proprio oggi, per ironia della sorte la festa dei lavoratori, apprendiamo che soltanto nel mese di marzo il tasso di disoccupazione in Italia è aumentato del 13%. A non trovare lavoro o a perdere l’impiego sono nel 43% dei casi giovani al di sotto dei 30 anni di età.

Questo dato dovrebbe farci riflettere; Non soltanto il nostro paese costringe chi ha la fortuna di avere un’occupazione a restare operativo sino a tarda età (pena una pensione irrisoria), ma obbliga anche le nuove leve, quelle che un tempo avrebbero avuto il ruolo di nerbo produttivo del paese, a rimanere a casa, possibilmente a carico di mamma e papà. I più orgogliosi, e forse anche i più coraggiosi, decidono così di trasferirsi all’estero (Inghilterra, Germania, USA) dando vita al fenomeno della “fuga dei cervelli“, dinamica che contribuisce ad impoverire ulteriormente il nostro paese.

Come si intuisce facilmente si è ormai innescato un circolo vizioso che per trovare soluzione dovrà essere trattato con approcci più drastici del Job Act. Chissà se nel futuro in occasione dell’1 maggio ci saranno ancora dei lavoratori che avranno qualcosa da festeggiare…