Patente a punti: come funziona e si recuperano quelli tolti

È ormai diverso tempo che in Italia è stata introdotta la patente a punti. Ciascun automobilista o titolare di una patente di guida ha a disposizione 20 punti in totale, che possono essere tolti in caso di infrazioni del codice della strada. Per coloro che hanno ottenuto la patente in seguito all’1 ottobre 2013, per i primi 3 anni, la decurtazione dei punti è doppia perché si tratta di neopatentati.

I punti vengono tolti dalla patente di guida per diverse infrazioni che vanno dal transito con semaforo rosso all’oltrepasso del limite di velocità, passando per guida in stato di ebbrezza, utilizzo di cellulari mentre si è al volante, inosservanza dei segnali stradali, guida senza cinture di sicurezza, omissione di soccorso ed altro ancora. Sul sito internet www.ilportaledellautomobilista.it è possibile consultare quanto punti della patente si hanno, ma in alternativa basta contattare il numero di telefono 848 782 782.

Una volta che si perdono i punti della patente è possibile riottenerli. Per far ciò basta presentare richiesta ed aderire a dei corsi obbligatori, con valutazione conclusiva, tramite Ministero dei Trasporti o la scuola guida. I titolari di patente A o B possono riottenere 6 punti, mentre quelli in possesso di patente C, C+E, D, D+E possono riottenere 9 punti. Qualora i punti della patente vengano esauriti, scatta l’obbligo di revisione della patente, che porta al rifacimento dei test previsti dalla legge per il rilascio della patente.